giovedì 30 giugno 2011

voli aerei con biocarburante da oli di cucina usati



La compagnia aerea olandese KLM, dopo solo alcuni giorni dal primo volo intercontinentale effettuato tramite biocarburante a base di camelina, annuncia che da settembre 2011 tutti i suoi voli della tratta Amsterdam-Parigi saranno alimentati da carburante derivato da oli da cucina usati.
Questo biokerosene derivato da “Used Cooking Oil” é un ulteriore passo in avanti fatto da una compagnia aerea verso l’eliminazione del petrolio ed è stato brevettato dal consorzio Dynamic Fuels creato dalla stessa KLM in collaborazione con North Sea Group (gruppo petrolifero del mare del nord) e Spring Associates (società di consulenza) fondato nel 2009.
Il progetto in questo caso ha anche la peculiarità di utilizzare un elemento di scarto e altamente inquinante per l’ambiente. Ricordiamo che il versamento di oli all’interno degli impianti fognari crea grossi problemi di “intasamento” e che essendo molecole chimicamente molto grandi, vengono degradate in tempi parecchio lunghi.
Considerando che questi oli da cucina sono ancora “ricchi” a livello energetico, considerarli un rifiuto (e ripeto addirittura parecchio inquinante) è veramente stupido.
Pensare di predisporre una raccolta differenziata per un tipo di prodotto come questo mi pare sia doveroso e probabilmente alla lunga potrebbe anche risultare conveniente mentre allo stato attuale non lo è; per KLM il costo di questo tipo di biocarburante risulta più oneroso rispetto al classico gasolio derivato da petrolio.
Per la gente sarà richiesto un ulteriore sforzo per effettuare la raccolta differenziata ma se i materiali da discarica generici risulteranno sempre meno ci si dovrebbe aspettare delle riduzioni sui costi di smaltimento per cui si avrebbe anche “un ritorno monetario”.

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