venerdì 24 giugno 2011

Gli OGM


Gli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) sono esseri viventi che possiedono un patrimonio genetico modificato tramite l’ingegneria genetica.
In realtà già da moltissimi anni (passaggio dell’uomo da raccoglitore nomade a coltivatore e allevatore stanziale) l’uomo ha intrapreso la via del miglioramento genetico con la scelta dei migliori individui e varietà da utilizzare per la riproduzione. Molto più tardi però, grazie alla crescita di nozioni biologiche e genetiche si inizió a procedere con strategie molto più complesse quali l’ibridazione, mutagenesi e negli ultimi anni addirittura l’inserimento di pezzi di DNA derivanti da organismi anche molto differenti e non sessualmente compatibili.
Questo miglioramento genetico in campo agricolo ha lo scopo di produrre alimenti sei più grandi, con forme perfette, che si sviluppano molto velocemente, ecc. e questo è colpa del mercato (e quindi anche nostra) visto che si ricercano sempre più prodotti belli, colorati e dalle forme perfette.
Ma siamo sicuri che vogliamo tutto questo???
Sono stato in Trentino nei magazzini frigoriferi delle mele...sentire dire che si stanno cercando di allungare le forme delle mele perché quelle tonde non erano più di moda mi ha dato molto da pensare... e mi ha fatto anche rabbrividire...
Quindi censurando questo tipo di utilizzo del miglioramento genetico che gli stessi scienziati dovrebbero boicottare, la domanda da porsi è: É giusto utilizzare la genetica per creare organismi con caratteristiche utili (con utili intendo resistenti a determinate malattie o parassiti, aumento di resa e della massa)?
La stessa Natura (chiaramente in tempi molto lunghi) ha creato varietà valide in funzione del loro habitat e noi avremmo la presunzione di poter far meglio rispetto l’evoluzione?
Ricordiamoci che immettere parti di DNA in un individuo non sta solo a significare inserire la caratteristica voluta (non siamo ancora arrivati a una conoscenza così approfondita del DNA...) e questo può provocare grossi problemi chiaramente non voluti in partenza.
A questo proposito si può ricordare la produzione di una particolare soia che era stata resa immune grazie all’inserimento di un pezzo di DNA prelevato dall’arachide.
Il problema è sorto alla scoperta che questo tipo di soia aveva assunto anche altre caratteristiche dell’arachide e risultava allergica alle persone che non potevano assumere arachidi...ma questo lo si era scoperto solo dopo l’immissione sul mercato con parecchie persone che hanno avuto gravi problemi...
Io personalmente non credo che la nostra società sia pronta per poter sfruttare queste conoscenze anche perché come spesso accade (per non dire sempre!!) viene posto il guadagno come prima priorità e questo fa si che molte volte sperimentazioni e controlli vengano fatti velocemente e in maniera troppo “blanda”... 

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