mercoledì 8 giugno 2011

Altro disastro ad una centrale nucleare


Se qualche mese fa il disastro nucleare aveva colpito un Paese molto lontano da noi, oggi siamo a commentare una perdita d’acqua radioattiva in Egitto e più precisamente ad Anshas (a nord del Cairo, nella regione del delta del Nilo).
Chiaramente, l’acqua finita nel Nilo si riverserà sul mar Mediterraneo con conseguenze speriamo non troppo tragiche per l’ecosistema marino già in grossa crisi…
Anche in questa occasione i grossi canali di comunicazione hanno eclissato sulla notizia per non creare allarmismi (l’incidente è stato classificato di terzo livello – vedi post precedenti sul nucleare) ma soprattutto (questa volta mi sento in obbligo di commentare!!) per non creare “ulteriori preoccupazioni” sulla sicurezza dell’energia nucleare in vista dell’elezioni anche se la vicinanza dell’incidente è molto preoccupante.
E’ vero che il primo reattore di questa centrale egiziana è stata riaperto senza autorizzazione del centro per la sicurezza nucleare, però è anche vero che se ognuno ha la possibilità di eludere le richieste internazionali e lavorare a proprio piacimento si mette a rischio l’incolumità  di tutto il pianeta…
Comunque non credo che le autorità egiziane abbiano riaperto la centrale avendo il sentore di possibili rischi, il problema è che per il momento non esistono certezze di sicurezza per queste tipologie d’impianti.
Questa mia affermazione deriva anche dal fatto che alcuni governi europei hanno deciso di abbandonare il nucleare (vedi Germania e Svizzera) e in altri Paesi la popolazione inizia sempre di più a fare marcia indietro verso tale energia (in Francia circa il 62% della popolazione vorrebbe un’uscita progressiva dal nucleare, il 15% sarebbero disposti ad un abbandono immediato e solo il 22% si è pronunciato favorevolmente al nuovo programma energetico e alla costruzione di nuove centrali fonte : Adnkronos).
Ieri anche la Corte Costituzionale ha sentenziato che il quesito referendario  possieda i necessari requisiti di chiarezza, omogeneità ed univocità e quindi ne abbia stabilito la validità. Adesso speriamo che gli italiani vadano a votare e che si fermi questa scelta del governo…

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