mercoledì 13 aprile 2011

Giappone: situazione gravissima



L'11 marzo 2011 avviene un fortissima scossa di terremoto di magnitudo 8.9 della scala Richter che provoca enormi danni anche a causa dello tsunami che viene a sprigionarsi. Le seguenti scosse di assestamento (se scosse di assestamento possono essere definite, visto che il magnitudo è di oltre 7 della scala Richter) che stanno continuando e ad oggi dopo oltre un mese dall'evento piú importante continuano a mettere in ansia la popolazione. 
Cosa ancor piú grave è che i recenti terremoti sono andati a colpire anche le 52 centrali nucleari sparse sul territorio giapponese. Fino a qualche giorno fa l'unica centrale che sembra avesse risentito dei terremoti era quella di Fukushima ma ad oggi anche la centrale di Onagawa.
Comunque la situazione peggiore è appunto Fukushima dove sin dall'inizio si era pensato a minimizzare il problema visto che, a sentire gli esperti, non c'é stata l'esplosione del reattore ma solo delle perdite. Chiaramente le continue scosse non stanno aiutando la situazione, anzi, le perdite registrate sono in continuo aumento e il livello di allarme è continuato a crescere fino a ieri 12 aprile 2011, quando il livello é stato portato al massimo (livello 7). Il livello di gravità degli eventi nucleari si basa su una scala chiamata INES (International Nuclear and radiological Event Scale) dove per i primi 3 livelli si fa riferimento a guasti e da 4 a 7 agli incidenti. Possiamo dire che é una scala di tipo logaritmica e quindi il passaggio da un livello al successivo corrisponde a un danno dieci volte superiore. Questo vuol dire che Fukushima dichiarata di livello 5 fino all'altro ieri e a oggi 7 viene valutata come danno 100 volte superiore rispetto a quello ipotizzato fino a qualche giorno fa. Se a questo mettiamo che il confronto con la centrale di Chernobyl (inizialmente nemmeno paventato) viene definito da ingegneri della stessa TEPCO (societá che gestisce le centrali nucleari in Giappone) forse peggiore del disastro Ukraino ci possiamo benissimo rendere conto della gravità. A questo punto si spera di trovare soluzioni rapide per riparare in qualche modo la situazione e che permettano di contenere il piú possibile i danni a livello ambientale.
A questo punto peró la domanda appare spontanea...é valsa la pena al Giappone rendersi indipendente energiticamente a rischio di catastrofi come questa??? 
Dopo Chernobyl si era cercato di minimizzare il problema nucleare dicendo che le centrali ukraine erano vecchie con organizzazione e controlli non all'altezza, e ora?
Le mie riflessioni sull'energia nucleare sono state già poste in un post precedente, ora speriamo solo che il popolo giapponese non venga "distrutto" da questa che potrebbe essere ricordata come una delle peggiori catastrofi dei nostri giorni e speriamo che si possa rivedere una Fukushima così...

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