martedì 3 maggio 2011

l'acqua


Visto che il 12 e 13 giugno si voterà per la privatizzazione dell'acqua mi pare logico parlarne. 
L'acqua è l'elemento principale per la vita degli esseri viventi e costituisce circa il 97% del nostro pianeta ma c'è da tenere in considerazione peró che solo il 2,5% dell'acqua è dolce e considerando che i due terzi sono presenti nei poli artici rimane un 1% scarso "a disposizione della vita". 
Questa risorsa fondamentale per la nostra sopravvivenza (ricordiamo che un uomo é composto almeno per il 50% di acqua, nei neonati si arriva al 75%) quindi non può e non deve essere sprecata e soprattutto inquinata.
In Italia fortunatamente la mancanza d'acqua si è sempre avvertita in maniera marginale se non in meridione dove spesso per l'agricoltura ci si deve accontentare delle scarse piogge che possono avvenire. Per il meridione è stato prospettata  una trasformazione che dovrebbe portare sempre piú ad una desertificazione ma in questi ultimi anni la situazione sembra si sia ribaltata; condizioni climatiche particolari per le regioni del sud hanno portato quantità d'acqua viste molto raramente e quindi assenza di problemi anche per l'agricoltura. Di contro peró c'è da dire che la forza dell'acqua può essere devastante (e gli tsunami di Sumatra e Giappone ne sono l'emblema) e quindi se le precipitazioni avvengono in maniera "tropicale" (acquazzoni molto forti in tempi brevi) hanno e possono causare gravissimi danni. A questo proposito possiamo ricordare i danni provocati in Veneto nel 2010 e 2011con punte di 82 mm d'acqua in un'ora e la Calabria nel 2009 con 65 mm anche se tutto questo non è imputabile solo all'acqua ma anche alle costruzioni fatte in maniera approssimativa e in zone vietate.
In questa situazione ci si appresta ad andare ad un referendum dove sicuramente gli investimenti sull'acqua devono/dovranno essere fatti soprattutto a causa delle perdite che avvengono per il passaggio nelle tubature (nel 2008 il 47% dell'acqua potabile è andata persa per garantire la continuità d'afflusso nelle condutture o per effettive perdite delle condutture stesse). Il problema è ora capire il perché il governo voglia privatizzare un bene che dev'essere considerato comune... sembra un controsenso se considerato al nucleare. I soldi per aumentare l'efficienza del sistema idrico italiano dicono non ci siano (ma per il nucleare esistono) e il risparmio che risulterebbe sarebbe notevole (per il nucleare vogliono spendere per l'acqua no...). Se un privato dovesse investire sull'acqua  farebbe uno sforzo economico notevole e sicuramente per ripagarlo l'unica soluzione ovvia affinché ci sia anche un ritorno sarebbe quello di aumentarne il prezzo...
A mio avviso il governo dovrebbe pensare a trovare mezzi per sistemare e frenare disastri ambientali che continuano ad inquinare le falde e pozzi (senza contare danni come quello capitato al fiume Lambro nel 2010 anche perché le condizioni attuali sono ancora drammatiche) ma questo sembrerebbe non interessare perché come al solito gli interessi economici devono essere messi in primo piano....

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