Nella provincia di Pisa e precisamente a Colignola (una frazione del di San Giuliano Terme), è stato realizzato il primo impianto fotovoltaico galleggiante a concentrazione. Questo tipo di impianto ha diverse novità che lo rendono veramente innovativo:
- L’impatto visivo è inferiore rispetto ai tradizionali impianti fotovoltaici visto che il tutto viene posto sopra bacini d’acqua.
- Non vengono sottratti altri terreni all’agricoltura
- Viene sfruttata l’acqua come dispersivo di calore per il raffreddamento dei pannelli stessi.
- L’utilizzo dei pannelli solari a concentrazione permette un maggior efficienza energetica.
L’impianto è stato attivato su un laghetto artificiale in collaborazione con il SIT (Scienza Industria Tecnologia) che ha sede a Navacchio.
«Il sistema di questo impianto è protetto da una serie di brevetti – dice Paolo Rosa-Clot di SIT – ed è denominato FTCC, acronimo di Floating, Tracking, Cooling, Concentration». I pannelli solari galleggianti si muovono alla ricerca del sole, sono raffreddati ad acqua e concentrano l’energia del sole. «Un sistema di questo tipo – continua Rosa-Clot – è unico in Italia, dove esistono impianti galleggianti ma fissi, e in cui l’energia del sole non viene concentrata».
La struttura di Colignola occupa uno spazio di 300 m² con un peso di 7 t capace di galleggiare in acque di circa 5 m di profondità; ha la possibilità di ruotare attorno il proprio asse per poter intercettare in maniera ottimale i raggi del sole. Il movimento è garantito da un motore alimentato dallo stesso impianto mentre il raffreddamento tramite pompe che utilizzano l’acqua del laghetto stesso.
I primi risultati sono veramente incoraggianti, si riesce infatti a produrre una potenza di 30 kW (sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 10 famiglie). Rispetto ad un impianto fisso a terra, questi pannelli forniscono più energia dovuto alla concentrazione dei riflettori (60% in più), il movimento (25% in più) e il raffreddamento (10-15% in più). Complessivamente quindi possiamo concludere che i costi del kWh si riducono del 20% e l’energia prodotta aumenta di oltre il 75%.
La possibilità di creare impianti così performanti in luoghi come bacini artificiali (ad esempio cave), bacini idroelettrici o quelli che convogliano le acque da destinare all’agricoltura rende il tutto molto interessante.
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