venerdì 6 aprile 2012

situazione italiana delle energie rinnovabili


E’ stata fatta una ricerca dall'Osservatorio internazionale sull'industria e la finanza delle rinnovabili presieduto da Andrea  Gilardoni, dell'università Bocconi,  supportato da ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento), APER (Associazioni di Produttori da Energia Rinnovabile) ed Enel Green Power secondo cui le energie rinnovabili in Italia porterebbero enormi benefici.
Attraverso i dati raccolti nel periodo 2008-2011 e poi proiettati all’anno 2030 si sono valutati i benefici partendo però dagli errori compiuti nel settore:
  •   oneri e tempi amministrativi elevati;
  •   normativa troppo variabile;
  •   controlli sugli incentivi e realizzazioni quasi inesistenti.
A questi problemi si aggiungono le difficoltà incontrateoggettivamente:
  • la crisi economica;
  • una sovrapproduzione di energia;
  • adattamento della rete ai numerosi punti di produzione.
Si stima che aumentando di 1,4 miliardi di euro gli attuali 5,6 miliardi annui si passarebbe da 13 GigaWatt di capacità installata a 23 GigaWatt nel 2016 e senza ulteriori incentivi i 30 GigaWatt nel 2020, uno sviluppo in linea con le prospettive globali.
C'è sempre da ricordare che l'Italia DEVE trovare il modo di divenire indipendente energeticamente e il continuo massiccio utilizzo delle energie fossili allontana sempre più questo progetto.
Attualmente siamo all'avanguardia per certi sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili ma la perdita di incentivi e investimenti ci porterebbe a perdere un settore che sta fornendo occupazione e che diverrà sempre più strategico soprattutto in vista di obiettivi sempre più rigidi delle riduzioni di emissioni dei gas serra.

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