giovedì 12 aprile 2012

Nuovo disastro ambientale nel golfo di Taranto



Ennesimo disastro nel golfo di Taranto che durante la notte del giorno 11-4-2012  ha visto la perdita di 20 tonnellate di petrolio causate probabilmente da una manovra sbagliata di una petroliera con bandiera panamense.
Attualmente la macchia si è espanda per un’area di 800 m2 ma sembrerebbe che essendo il liquido fuoriuscito molto denso il suo recupero sia reso più facile.
La sfortuna del golfo di Taranto è di essere un bacino chiuso e un danno ambientale in questo mare creerebbe danni serissimi e difficilmente recuperabili.
Forse si è evitato un disastroso danno ambientale ma questo evento ha riaperto il problema creato col decreto legislativo n. 121 del 7 luglio 2011 che permette a compagnie petrolifere quali la Northern Petrolium UK, la Shell e l’ENI di ricercare petrolio.
Speriamo che questo incidente riesca a far cambiare idea al governo e si blocchi la possibilità di ricerca e trivellazioni nel golfo di Taranto e non solo…

1 commento:

  1. Queste notizie passano spesso inosservate...invece bisognerebbe parlarne e trovare delle soluzioni.

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