Da ieri 12/06/2012 sono
iniziati gli espianti delle coltivazioni transgeniche presso l’Università dellaTuscia a Viterbo.
Iniziamo subito col
dire che io personalmente sono contrario alle modificazioni genetiche delle
piante e che non credo l’uomo possa/riesca a velocizzare processi che in natura
si sono evoluti in secoli… forse era meglio credere nella Natura e tutelare le
varietà autoctone oramai ben inserite in certi habitat.
Detto questo però siamo
di nuovo di fronte a “sprechi” monetari e tecnologici che portiamo avanti da 30
anni… infatti il professor Eddo Rugini, titolare della ricerca, ha dovuto
iniziare l’espianto tramite scavatrice di ciliegi, actinidie e prossimamente
dovrebbe toccare anche agli olivi (anche se in questo caso si dovrebbe usare l’iniezione
di un pesticida).
La cosa tragicomica è
che almeno una parte delle piante erano sterili, create solo come portainnesti
resistenti a certe malattie (quindi con l’obiettivo di diminuire l’uso dei
pesticidi) e comunque i soldi spesi in tutti questi anni vengono buttati in un
giorno…
Se la strada è arrivare
in Italia ad avere coltivazioni OGM free (anche se oggi pare un’utopia…) una
scelta così forte può essere assecondata però, visto che già l’attuale ministro
dell’ambiente Clini ha iniziato a raccogliere le firme per fermare gli espianti
degli alberi transgenici, stiamo andando come al solito nell’assurdo…
Non era meglio fare un
referendum su un argomento così delicato??? Un anno fa abbiamo votato per il
blocco del nucleare…perché non inserire anche questo??? Non è che come al
solito gli interessi delle multinazionali prevalgono su quelli della gente???
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