mercoledì 19 febbraio 2014

Biogas - le alternative al mais ci sono


Fino a poco tempo fa si pensava che l'unica coltivazione economicamente vantaggiosa per gli impianti di biogas fosse il mais.
Il mais (Zea Mays) è una pianta annuale originaria dell'America centrale che attualmente è stata diffusa in quasi tutto il Mondo. In Italia sono coltivati oltre 1.000.000 di ettari. Il mais viene utilizzato per l'alimentazione sia umana che animale. Alimento molto energetico ma anche per questo la piante è depauperante e quindi parecchio impattante sull'ambiente. Utilizzare questa pianta per creare energia è abbastanza paradossale...fare energia con metodi green per poi dover utilizzare concimi chimici (in particolare azoto) per mantenere la coltura più anni sullo stesso terreno.
Oggi dagli studi Land Lab (Istituto della Scienza della Vita di Pisa) hanno verificato che la canna domestica (Arundo Donax) può essere un'alternativa più che valida al mais per la produzione di biogas soprattutto se soggetta al doppio raccolto durante l'anno.
I vantaggi a questo studio sono molteplici:
1- Non utilizzare il mais per la produzione di biogas ma essere lasciato all'alimentazione;
2- La canna comune è una pianta poliennale con scarse richieste nutritive rispetto al mais;
3- La canna comune è una pianta che si adatta bene anche in terreni poveri.
Tutto questo si traduce in una coltura che potrebbe essere coltivata in terreni marginali e lasciata anche per 10-15 anni sullo stesso terreno.
Attualmente sono al vaglio anche altre colture/prodotti vegetali per verificarne la resa energetica (es.: sanse, vinacce, buccette di pomodoro, olii vegetali, carta da macero, panelli di spremitura delle alghe, ecc.).
Tutto questo comunque va ad ampliare le possibili alternative alle classiche energie anche perchè dobbiamo sempre ricordare che entro il 2020 almeno il 20% dell'energia dovrà derivare da fonti green.


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